Dal rapporto spontaneo Terra-Uomo nasce la Legge naturale
Fortunatamente, prima di quella dello Stato, c’è la Legge Naturale.
Le attuali discussioni circa la liceità di intervento dell’uomo sulla matrice dell’essere umano, l’embrione, richiedono l’evidenziazione di un complesso di regole che ha sempre governato il mondo ma da alcuni decenni è stato messo in disparte dai fanatici della scienza, attivati dalle multinazionali economiche della salute e della biologia.
Da sempre l’umanità ha basato la propria morale comune sui fatti naturali della biosfera terrestre: le leggi della fisica (il principio di azione e reazione, ad esempio), i comportamenti dei vegetali e degli animali, i meccanismi biologici dell’uomo (l’alimentazione, il concepimento, la nascita, la crescita) non sono mai stati messi in discussione non tanto perché l’uomo non era in grado di modificarli quanto per il senso innato di rispetto che la creatura deve suo al creatore (“E' la Natura che ha fatto l’uomo, non l’uomo la Natura” ha detto il saggio pellerossa).
Ne è nata una ‘legge naturale’ e quindi una 'morale universale' (che regola soprattutto ii comportamenti tra persone) che, pur se spesso non codificata, è comune alle culture di tutti i popoli e presente nella loro storia, ’maestra di vita’ (basti pensare ai proverbi).
Anche oggi, se prescindiamo dalle rivelazioni religiose, questa legge naturale rimane l’unica autorevole fonte di principi esistenziali, al di fuori della quale qualsiasi assurdità sarebbe lecita.
Il concetto fondamentale di questa legge naturale è che non può essere lecito quello che non è naturale. Ora noi potremmo anche ammettere lecito, ad esempio, un intervento di fecondazione artificiale (anche se ci sarà pur un motivo se una femmina o un maschio non sono normali in questo campo), perché si tratta di un intervento meccanico che non modifica l’organismo. Ma nel momento in cui si pretende di introdurre nell'organismo (sia esso vegetale o animale) sostanze chimiche (nella natura esistono antidoti per qualsiasi malattia) oppure addirittura manipolare, modificare, clonare la struttura stessa della cellula o persino creare qualcosa che non esiste in natura, deve scattare il giudizio di illiceità.
E va ridata consapevolezza alla popolazione che al di sopra delle leggi fatte degli uomini esistono leggi naturali che sono l’ultima istanza di ogni liceità (la legittima difesa, ad esempio, è una legge naturale come il diritto all’alimentazione, come la testimonianza della verità...) e che ogni uomo ha già dentro di sè dalla nascita.
Di conseguenza la legge naturale costituirà anche la semplice legge di riferimento del Sistema di Base.