L'uomo, la Terra e il loro rapporto

   L'uomo deve sviluppare la sua civiltà integrandola non sostituendola (né in tutto né in parte) alla vita del mondo naturale che deve continuare a funzionare secondo le sue regole spontanee.
  In particolare, lo sviluppo numerico e tecnico della specie umana deve essere correlato alle capacità del mondo naturale nell'insieme e regione per regione.

 Affinché il rapporto Uomo-Terra trovi finalmente il suo giusto equilibrio occorre anzitutto sapere com’è fatto l’Uomo e come è fatta la Terra (‘Gea’ in greco antico), di cui gran parte della popolazione non conosce ancora tutte le proprietà che qui elenchiamo sinteticamente.
  A fine lettura ci si renderà conto che l’unico valido rapporto Uomo-Terra è possibile soltanto se tutto il comparto delle risorse primarie del pianeta ( a cominciare dai minerali, terreno agricolo e terreno edificabile) sarà sottratto alla speculazione economica come avviene oggi.
  Ciò costituisce l’obiettivo principale del Sistema di Base, che prevede la proprietà individuale inalienabile per tutti gli uomini di queste risorse, da gestire singolarmente o collettivamente ma sempre con direzione e controllo rigidamente unitari a livello planetario.

Sommario di questa pagina

L’UOMO: Cos’è l’uomo? / Le tre componenti sostanziali dell’uomo: corpo, anima, spirito / Come vive l’uomo? / Le sette componenti funzionali dell’uomo
L’ENERGIA
LA TERRA
RAPPORTI UOMO-TERRA: Agricoltura / Ecologia
Argomenti collegati: Ogm (vedi) / Tipicità (vedi) / Scienza (vedi) / La legge naturale (vedi)

L’UOMO

  E’ inutile parlare dell’uomo e delle sue attività se non ci si ricorda mai (e questo accade sempre nei talk-show odierni, specialmente quelli politici) di come è fatto l’uomo. Riportiamo perciò una sintesi del profilo dell’essere umano che il nostro gruppo di studio ha maturato nel corso degli anni confrontando le culture di tutto il mondo. Con due puntualizzazioni:
- qui (e soltanto in questa pagina del sito) facciamo una breve presentazione delle componenti sostanziali dell’uomo che sono tre , mentre presentiamo il quadro generale delle sette componenti funzionali dell’uomo che vengono descritte in dettaglio nella sezione L’evoluzione;
- senza tante riserve e distinguo nella nostra descrizione inseriamo elementi e citazioni di varie religioni, specialmente di quella giudaico-cristiana che in assoluto ha prestato più attenzione all’uomo in quanto tale, e mettiamo al centro di tutto Dio: senza Dio e senza religioni (vedi) l’uomo è incomprensibile e rimane valida la definizione scientifica ottocentesca di ‘macchina biologica pensante’ per la quale, onestamente, basterebbero l'analisi e il progetto del materialismo collettivista.

Le componenti sostanziali dell'Uomo

  Cos’è l’Uomo? Una delle creature più belle dell’universo, forse la più completa.

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  Dio infatti (lo dice la Bibbia) ha creato l’uomo “a sua immagine e somiglianza” vale a dire che l’essere umano è costituito da tutte e le tre forme che può avere ciò che esiste nell’universo: materia, anima, spirito, e che Dio ha in misura infinita. E’ la Trinità rivelata da Cristo nei Vangeli: Dio è uno solo ma vive su tre piani diversi assumendo fisionomie e personalità diverse in ognuno di essi ((La Trinità di Dio rimane ovviamente un mistero per l'uomo: qui ne utilizziamo molto parzialmente il concetto, con tutto il rispetto per i cristiani, quale esempio molto adatto a far capire la complessità e la singolarità dell'essere umano).  
  L’uomo è fatto nello stesso modo di Dio, una piccola ‘trinità’: la differenza è che Lui è infinito e onnipotente, mentre l’uomo è limitato nello spazio e nelle capacità, ma infinito come lui nel tempo, perché non morirà mai. La religione cattolica ancora non ammette la suddivisione dell’uomo in tre parti, mantenendo quella primordiale in due parti, corpo e anima, più comprensibile dal popolo, e dimenticando che lo stesso San Paolo nella 1° Lettera ai Tessalonicesi capo 5, 23 dice”…tutto il vostro essere, corpo, anima e spirito si conservi irreprensibile…”. Anche il profeta Maometto ha detto esplicitamente che l’uomo è superiore agli stessi angeli, che sono solo spiriti.
  Lo stesso Dio ha una tale considerazione per l’uomo (che può essere ritenuto il suo capolavoro) che per dare una scossa all’umanità deviata Lui stesso si è fatto uomo sottoponendosi addirittura alle peggiori umiliazioni che un essere umano può subire.

Cos’è il corpo?
E’ tutto quello che si tocca e si vede dell’uomo: è la sua personalità più visibile ed è contraddistinta dal volto. E’ dotato di istinti. Agisce e comunica solo per contatto fisico, con poca permeabilità. E’ mortale ma, in futuro, ricostruibile.
Cos’è l’anima?
E’ la copia del corpo (ed è ancorata ad esso anche se più grande, fuoriuscendone per qualche centimetro) fatta con una sostanza molto più rarefatta (detta ‘corpo eterico’): fa vivere e funzionare tutto il corpo, cervello compreso. E’ la personalità nascosta ma molto precisa di ciascuno, che a volte si comporta in maniera diversa da quello che potrebbe suggerire il volto. Vive di conoscenze, emozioni, suggestioni. Essendo permeabile molto più del corpo, agisce e comunica, anche a distanza, tramite ‘energie sottili’ o ‘eteriche’. E’ incorruttibile anche se può cambiare di dimensioni. L’anima senza corpo era chiamata ‘ka’ nell’antico Egitto e in Europa è popolarmente conosciuta come ‘fantasma’.
Cos’è lo spirito?
E’ l’uomo al livello più alto dell’esistenza: una sostanza incorporea, una persona pura, che non sappiamo ancora come sia fatta. E’ dotata di grandi poteri, ma non li sa ancora adoperare. Lo spirito si esprime con l’intuizione, la volontà, l’amore, la creatività. Controlla e utilizza corpo e anima con la ‘coscienza’ che altro non è se non lo spirito che ‘vede’ corpo e anima nell’ambiente e nella situazione in cui si trovano. E’ immortale.

  In concreto, di questi tre elementi sappiamo ancora poco, poiché la scienza umana ‘ufficiale’ sta ancora analizzando il corpo, conosce pochissimo dell’anima e addirittura stenta ad ammettere l’esistenza dello spirito. Sembra che la differenza tra loro corrisponda a tre diverse concentrazioni dello stessa sostanza, l’energia cosmica. Nell’universo possono esistere esseri con infinite combinazioni di questi tre elementi: Bibbia e Vangeli parlano di vari tipi di angeli e demoni; tutti i più antichi popoli del mondo, compresi i coltissimi greci, parlavano di dei e semidei; sempre il profeta Maometto ha ricordato misteriosi esseri chiamati jin, ma anche le vecchie storie europee parlano di fate ed elfi, che forse erano soltanto anime; e oggi sulla Terra sembra che circolino strani tipi di ‘alieni’.
  Le tre componenti emettono e ricevono vibrazioni di frequenze diverse: è quel ‘qualcosa’ che sembra di sentire quando ci si trova vicino a qualche particolare persona. Meno vibrazione viene emessa più l’essere è materiale e inerte. Se ne ha un esempio nella musica: quella con frequenze più basse rilassa, quella con frequenze e ritmo più elevati alza la frequenza vitale dell’organismo.

Come vive l’uomo?
Essendo molto diverse tra loro le tre componenti interagendo tra loro danno origine a situazioni molto complesse. Per questo l’uomo è difficile da gestire a cominciare da se stesso: immaginarsi da altri come accade nei sistemi politici totalitari!
  L’insieme dell’umanità in questo momento storico vive purtroppo soltanto al livello materiale, poco su quello animistico e quasi niente su quello spirituale: siamo praticamente immersi nella materia, al livello più basso (eccettuati alcuni popoli come l’indiano, più spirituale, e il centro-africano animista). Solo grazie alle rivelazioni delle religioni sappiamo le cose più importanti del secondo e del terzo livello di vita, alle quali per conto nostro saremmo arrivati fra migliaia di anni. Questo, secondo la Bibbia, a causa del famoso ‘peccato originale’, un errore commesso dai progenitori umani che vivevano effettivamente su tutti i tre livelli in un ‘paradiso terrestre’ detto Eden. L’errore ha avuto come conseguenza (in breve) l’espulsione dai due livelli superiori di vita e il confinamento solo su quello materiale (‘cacciata’ dall’Eden). I progenitori hanno perso quindi la conoscenza del tutto (scienza del bene) e sono rimasti nel buio dell’ignoranza più totale (scienza del male, cioè nessuna conoscenza) con la sola possibilità di superarla ripartendo dal piano materiale. Nel corso dei millenni noi loro discendenti abbiamo dovuto scoprire tutto di nuovo e lo stiamo ancora facendo grazie all'interazione con la Terra.

Le componenti funzionali dell’Uomo

  Come più dettagliatamente spiegato nel capitolo del Libro L’evoluzione, l’uomo è dotato di componenti funzionali (come il corpo è dotato di organi, sistemi e apparati fisiologici) che gli permettono di realizzare (coinvolgendo di volta in volta una, due o tutte tre le sue componenti sostanziali, corpo, anima, spirito) tutte le molteplici attività di cui è capace (conoscere, amare, creare…) secondo la sua particolare individualità. Nel grafico sottostante la raffigurazione sintetica delle sette componenti funzionali dell’essere umano con numerazione che va dalla componente più facile a quella più difficile da conoscere, come insegnano la vita di tutti i giorni e la storia dell’uomo:

- Sfera materiale: non fa parte propriamente dell’uomo ma è una componente esterna imprescindibile e determinante, essendo lo spazio fisico ristretto in cui egli vive;
- Sfera animale: similmente a quella materiale è la componente umana costituita dagli esseri animali e vegetali che vivono in stretto contatto con lui, microorganismi compresi;
- Uomo- animale: è la struttura fisica dell’uomo, così come viene percepita dai sensi esterni;
- Uomo-persona: sono le modalità con cui funziona l’organismo fisico di ogni singolo uomo, che ha come riferimento il plesso solare, centro di diffusione dell'energia psico-somatica ;
- Sensi interni: è l’insieme delle emozioni di cui è capace ogni individuo, simboleggiato dal cuore
- Intelletto: è la capacità dell’uomo non solo di acquisire ma anche di elaborare, anche senza schemi precostituiti (come solo sanno fare gli animali), informazioni, simboleggiata dal cervello;
- Io-individuo: piattaforma psicofisica inconscia, prettamente individuale, di origine genetica-esperienziale.
  Accenniamo soltanto al fatto che il mix di queste componenti funzionali, diverse da individuo a individuo, dà origine alle caratteristiche genetiche (somatiche, temperamentali, cognitive, espressive, operative, ambientali eccetera) che, con infinite combinazioni insieme anche alle caratteristiche acquisite, distinguono un essere umano dall’altro.

 

Conclusioni sull'Uomo

  L'essere umano è troppo complesso per essere gestito in tutti i suoi interessi e comportamenti da un unico governo, totalizzante e coercitivo, come accade oggi.
  Il Sistema di Base cotituisce una alternativa radicale a questa situazione in quanto toglie al singolo individuo la preoccupazione della sopravvivenza (gestita da un governo mondiale) e quindi lo rende libero di comportarsi secondo la sua intima personalità nei rapporti con gli altri in un sistema politico non coercitivo di dimensioni nazionali.

 

L’ENERGIA

  Per vincere il male e acquisire nuovi beni l’uomo ha bisogno di energia, su tutti i tre piani dell’essere: materiale, animistico, spirituale, ognuno dei quali ne richiede un tipo particolare. Nell’universo l’energia assume forme diverse ma probabilmente costituite da un elemento base unico. Infatti i santi, i santoni, i guru (che sono persone che riescono a vivere sui tre piani contemporaneamente) usano forze spirituali efficaci anche sul piano materiale, quindi dello stesso tipo fondamentale.
  Tutto quello che esiste è costituito da energia. Non si sa esattamente cosa sia ma è incredibilmente potente e diffusa: basti pensare che se si togliesse l’energia che permea e compone tutto quello che esiste sulla Terra, dagli atomi al pianeta compreso, la materia che resterebbe potrebbe esser contenuta in un semplice bicchiere.
  Sappiamo però come l’energia si concretizza sui vari piani dell’essere.
  Su quello materiale con movimento, correnti, vibrazioni, elettromagnetismo, radiazioni secondo le leggi della fisica e della chimica.
  Sul piano animistico con emozioni, suggestione, biomagnetismo, telepatia, ipnotismo, sogni con forze (energie sottili?), leggi (reticolo cosmico?) e canali di trasmissione (etere?) ancora quasi del tutto sconosciuti dagli studiosi (parapsicologia, esoterismo) ma non dai ‘sensitivi’ e dagli ‘stregoni’ africani che sanno usarle anche abbastanza bene.
  Sul piano spirituale con i pensieri, i sentimenti, la volontà e la ‘grazia’ di cui solo le religioni ci hanno rivelato l’esistenza e il modo di trasmissione.
  Tutto (minerali, piante, animali, persone) contiene, riceve ed emette energia. L’energia l’uomo la può acquisire in modi semplici (con l’alimentazione ma anche con l’autosuggestione) e via via più complessi (dalla preghiera, ai riti, all’imposizione, eccetera).
  Nei capitoli sottostanti accenneremo soltanto alle energie utili all’uomo che la Terra produce.
  Quello che va affermato chiaramente è che ogni uomo ha diritto ad assumere senza manipolazioni intermedie tutte le energie che la Terra naturalmente produce e non può essere obbligato a scambiarle con energie prodotte artificialmente dall'uomo.

LA TERRA

  La Terra è un pianeta fantastico. Le caratteristiche fondamentali che lo rendono unico sono: la varietà di perimetro e di altitudine delle varie zolle continentali; la presenza dell’acqua determinante sia in quanto tale (incubatrice biologica) sia per la sua grande ed estesa massa che permette il ciclo dell’acqua in ogni area del globo (vita vegetale e animale)
  La Terra è una miniera di risorse visibili: oltre all’acqua, minerali, depositi fossili, gas, humus, mondo microbico, mondo vegetale, mondo animale.
  Ma Gea produce anche energie non visibili: forza gravitazionale, calore interno, onde magnetiche, onde elettromagnetiche, radiazioni ondulatorie e corpuscolari, l’energia tellurica tipica della Terra: in questo momento lo Terra sta ‘massaggiando’ anche te con un vibrazione di 16 Hz che emette in continuazione. Moltissima energia viene captata dall’ambiente e rilanciata nello stesso a un livello più alto dai minerali cristallini, dalla pietra che si porta al dito alla vetta granitica di una montagna. L’acqua stessa immagazzina, oltre al calore, vibrazioni naturali che l’uomo assorbe bevendola o immergendovisi.
  Da non dimenticare anche l’enorme massa di energie animistiche prodotte dalle piante e soprattutto dagli animali che la Terra nutre e di cui ci siamo resi conto, sul piano scientifico, soltanto da pochi anni (mentre in pratica ne abbiamo sempre tenuto conto nei nostri rapporti con gli animali domestici).
  Più in generale la crosta del pianeta Terra è una enorme macchina per produrre energia, grazie alla sua conformazione e alla presenza dell’acqua, come detto sopra, ma anche grazie al sistema duale che sembra governarla in tutte le sue attività: alto-basso, pieno-vuoto, positivo-negativo, caldo-freddo eccetera.
  Come spiegheremo fra poco parlando dell’entropia, noi riteniamo che il compito dell’uomo sia quello di dare sempre più energia a se stesso e a tutto il mondo per evitare che esso si fermi per entropia (come sembra sia accaduto ad altri pianeti).

RAPPORTO UOMO-TERRA: l’utilizzo delle risorse naturali

  Senza approfondire l’argomento dell’estrazione dei minerali, comunque molto importante ma con risvolti (peraltro ben conosciuti) soltanto nei settori paesaggistico e dell’inquinamento che toccano marginalmente la biosfera, ci soffermeremo ad analizzare il settore della produzione alimentare che coinvolge direttamente e fortemente tutte le categorie di esseri viventi del pianeta.

  Posto che l’uomo ‘terreno’ non potrà mai fare a meno dei prodotti agroalimentari (lo stesso Gesù Cristo risorto, in cui tutte le tre componenti dell’uomo erano al massimo sviluppo e armonia, mangiò del pesce), la Terra non potrà essere gestita che in un modo solo: con l’agricoltura ma con metodologie che evitino gli errori fatti finora.
  I metodi di produzione agricola attualmente utilizzati nel mondo sono quattro: ne vediamo velocemente pregi e difetti.

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Dall’agricoltura alla Permacoltura

  L’unico modo per gestire il pianeta è una ecologia intelligente, vale a dire rendere l’ambiente produttivo sul piano agroalimentare e materie prime senza modificare la sua architettura e funzionalità spontanee, ma pilotandole per produrre quanto serve all’uomo.
  Questo approccio all’ambiente viene chiamato ‘permacoltura’ ed è il punto di arrivo degli ecologisti seri che si sono impegnati ad eliminare progressivamente le tre tecniche negative dell’agricoltura razionale sotto menzionate e oggi diffusissime: prima hanno cominciato a rigenerare la terra con l’agricoltura biologica, poi l’hanno ripotenziata con l’agricoltura biodinamica e ora hanno il grande compito di restituirle anche un aspetto naturale.
  Praticamente è un ritorno alle origini poiché l’agricoltura dei primi uomini era proprio di questo tipo. Solo che ora sarà molto più produttiva.

  Sono metodi, inoltre, molto evidenti e influenti sull’aspetto dell’ambiente naturale come si può dedurre dagli schemi sotto riportati che rappresentano i quattro diversi modi di utilizzare lo stesso terreno.

  L’'agricoltura razionale' ha come unico criterio il massimo utilizzo (e spesso la forzatura) delle capacità del terreno mediante tre tecniche che si sono rivelate deleterie per l’ambiente naturale e per la qualità dei prodotti agricoli stessi:
- la più evidente è l'uso esteso di concimi e fitofarmaci chimici;
- la seconda è il misconoscimento delle multiformità, ritmi, abitudini e influssi naturali della biosfera;
- la terza, ancora più incisiva, è la modifica artificiale del territorio, soprattutto con la monocultura estensiva.

  Il primo metodo scientifico di coltivazione naturale creato in ordine di tempo è il già abbastanza conosciuto metodo 'biologico'.
  Esso in pratica consiste nella rinuncia quasi totale alla prima delle tecniche dell'agricoltura razionale (esclusione di quasi tutti i prodotti chimici) e a buona parte della seconda (salvaguardia degli aspetti essenziali dell'ecosistema e delle biodiversità).

  Un ulteriore notevole passo viene fatto dal metodo 'biodinamico'.
  Esso (che comprende anche l'agricoltura 'sinergica') supera l'agricoltura razionale del tutto sia nella prima tecnica (autoconcimazione e autoconsumo con la creazione nell'azienda di un ciclo biologico chiuso) sia nella seconda (integrazione della produzione nell'ecosistema naturale con l'utilizzo delle sue dinamiche spontanee: rigenerazione dei terreni, influsso lunare, omeopatia e simili).
  La 'biodinamica' si basa su una interpretazione animistica della biosfera, secondo la quale in ogni essere vivente, oltre all'energia 'materiale' (fisica e chimica), c’è un'energia 'vitale'o 'sottile' di eguale se non maggiore importanza, in quanto è questa che dà la spinta 'dinamica' alla materia.

  Il terzo passo verso una vera comunione tra uomo e natura è il metodo 'permaculturale' sintesi delle parole 'cultura' e 'agricoltura permanente'.
  Esso si propone di superare anche la terza, più macroscopica tecnica di produzione dell'agricoltura razionale, la suddivisione del territorio in grandi appezzamenti agricoli.
  E' un metodo che si propone, con tecniche dell'ingegneria gestionale e dell'architettura del paesaggio, di ricreare degli 'ecosistemi' naturali (con l'aspetto e la funzionalità degli ambienti spontanei) e insieme produttivi, in cui sono inserite in forma non traumatica anche le abitazioni dell'uomo.
  E' una specie di ritorno alla situazione del tutto naturale esistente all'inizio dell'umanità, in cui però si utilizzano tutte le conquiste tecnologiche finora realizzate.  

RAPPORTO UOMO-TERRA: la gestione dell’ambiente

 Preso atto che sul piano della produzione alimentare le idee sono abbastanza precise, anche se la buona pratica (dati gli enormi interessi in gioco) è ancora modesta, occorre chiarire un altro aspetto del rapporto uomo-terra: la gestione di tutto il territorio non utilizzato per l’agricoltura.    
  E’ il campo in cui dettano legge da qualche decennio gli ecologisti che, encomiabili per la sensibilizzazione della popolazione mondiale al problema e per la lotta all’ inquinamento, sulla vera e propria gestione del territorio hanno delle posizioni assolutamente inaccettabili sia sul piano logico sia sul piano pratico poiché si limitano a una politica di pura interdizione.
  Il diktat ecologista ‘l’ambienta naturale non si tocca’ (neanche con paletta e secchiello, pare) è innanzitutto dannoso nell’immediato: si pensi soltanto alle alluvioni provocate dal mancato intervento negli alvei di torrenti e fiumi.
  In secondo luogo è illogico perché bisognerebbe eliminare un bel po’ di specie animali che modificano l’ ambiente, dal castoro ai coralli, alle termiti. Se essi possono farlo perché non l’uomo, figlio anch’egli della Terra, che ha la stessa naturale e sincera predisposizione a creare e può farlo con fantasia e insieme delicatezza? Possibile che il sedere spelacchiato di un mandrillo sia ritenuto degno di questo mondo e non anche una bella casa in campagna? C’è qualcuno che si sognerebbe di distruggere gli acquedotti romani presenti nei paesaggi di mezza Europa?   
  In terzo luogo è molto miope e piuttosto ignorante perché non sa (o fa finta di non sapere, visto che anche l’ ecologismo oggi è una bottega che rende bene) che sul pianeta vige la legge naturale dell’entropia, cioè la tendenza del mondo fisico, nel lungo periodo, all’appiattimento (per capirci, le montagne tendono ad abbassarsi e i mari a riempirsi fino a trasformare la crosta terrestre in un sola pianura inerte, come il pianeta Marte), che soltanto l’uomo può contrastare mantenendo i dislivelli generatori di energia.
  Il fanatismo di certi ecologisti (basato, come tutti i fanatismi, sull’ignoranza) non ha quindi senso: il problema è non ‘se’, ma ‘come’ l’ uomo deve svolgere il suo ruolo naturale di ‘gestore’ del pianeta. L’incapacità e l’astrattezza dei ‘verdi’ italiani sono dimostrate dal fatto che a tutt’oggi non hanno ricostruito un solo territorio agricolo a ciclo eco-biologico integrale e chiuso, cosa che noi proponiamo da trent’anni. 

 

Conclusioni sulla Terra

Il pianeta Gea non è assolutamente un enorme inerte giacimento di minerali e humus che può essere lasciato alla mercè di sfruttatori, speculatori e incompetenti di ogni tipo e dimensione come accade oggi.
E' invece un organismo fisico-biologico grandioso e meraviglioso che può essere salvaguardato soltanto con un governo mondiale dedicato unicamente a questo ( e quindi non soggetto agli sciagurati compromessi dei governi nazionali) e l'intervento diretto nel suo utilizzo delle singole persone, come in programma nel Sistema di Base.

RAPPORTO UOMO-TERRA: il Sistema di Base

    Il Sistema di Base, conscio

- dell'enorme valore  del pianeta come produttore a ciclo continuo di energie materiali, biologiche, animistiche sufficienti al mantenimento e al benessere dell'umanità, ne esclude dalla gestione tutti gli imprenditori che ne vedono soltanto una fonte di guadagno;

- della grande complessità e delicato equilibrio globale della macchina fisio-biologica terrestre, si sostituisce a tutti gli stati (vista anche l'impossibilità di farli applicare una efficace politica comune persino nell'elementare campo dell'inquinamento) con un organismo unico di controllo e manutenzione dell'ambiente planetario;

- che ogni essere umano ha diritto non soltanto alla proprietà ma anche alla gestione diretta di una parte sufficiente di tali energie, crea un sistema di assegnazione della gestione di unità territoriali agricole ai singoli individui che ne avessero bisogno o volontà, tenendo anche conto che questo è il modo meno costoso e  più efficace per diffondere la permacoltura;

- che molti beni naturali e ambientali sono indivisibili (come, ad esempio, le sorgenti medicamentose e le aree turistiche), ne assume la proprietà collettiva dandoli in appalto a operatori privati sotto stretto controllo;

- che le risorse della Terra non sono infinite,  prende adeguate misure affinchè la popolazione del globo non superi una certa soglia numerica.